Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai la stessa difficoltà che hanno molte altre persone.
Provo ad ipotizzare: sei perfettamente in grado di valutare un sito web, ovvero sai dire se è veloce, se rispecchia le funzionalità richieste, se è esteticamente bello. Magari la valutazione è sommaria, ma senza andare in dettagli troppo tecnici e complessi sai dare una tua valutazione.
Se invece parliamo di hosting (ovvero il contenitore in cui andrà inserito il sito web) sei in grado di dare una valutazione di qualità?
Sai identificare se è più o meno buono rispetto ad altre soluzioni? No? Non ti preoccupare, la tua difficoltà è comune a quella di molte altre persone (tecnici compresi), ma in questo articolo cercherò di spiegarti quali sono i punti fondamentali che devi assolutamente chiedere quando decidi di acquistare un hosting per il tuo sito internet.
Primo punto: velocità.
Ho deciso di inserire la velocità come primo punto perché questo è quello che interessa ai tuoi clienti, i visitatori del tuo sito.
Un server che risponde velocemente alle richieste dei tuoi utenti genera un sentimento di affidabilità nei tuoi confronti che abbassa gli abbandoni del sito (e nel caso di un ecommerce tutto questo è estremamente importante per incrementare le vendite).
Devi inoltre tenere in considerazione che Google nei suoi parametri per posizionare i vari siti sul motore di ricerca tiene in elevata considerazione i tempi di risposta del server.
Puoi eseguire tu stesso il test di velocità certificato da Google sul tuo sito: vai su questo sito https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/ inserisci l’URL da controllare e attendi il risultato, maggiore sarà il numero migliore sarà il tuo sito aglio cchi di Google.
Ovviamente la velocità del sito non dipende solo dal server, ma anche dalle tecnologie realizzative del codice sorgente delle tue pagine web.
In questo caso una delle domande da porre al fornitore del servizio di hosting è: “il server è dotato del plugin mod_pagespeed fornito da Google?”. La risposta deve essere sì, per evitare server aventi scarse prestazioni. Senza scendere eccessivamente nello specifico, il plugin che hai appena chiesto al tuo fornitore è un piccolo programma, fornito e certificato da Google, che si occupa di ottimizzare l’invio delle pagine web ai visitatori del sito. Un server che non integra questa tecnologia sicuramente non avrà delle prestazioni eccellenti per Google (e per i tuoi clienti).
Secondo punto: sicurezza.
Partiamo da un principio assiomatico fondamentale nelle connessioni internet: nessun server è immune ad attacchi hacker. Certe cose accadono anche alla Nasa o al pentagono e non puoi pensare che il server che si occupa della gestione del tuo sito web sia immune ad alcune vulnerabilità.
Ovviamente bisogna comunque fare tutto il possibile per prevenire potenziali danni. Questo si previene in prima battuta con una corretta gestione dei protocolli (https è supportato da ormai tutti i server, ma personalmente mi sento di consigliare http2 che integra bene compressione e cifratura dei dati).
Molto più importante è invece richiedere la copertura di un firewall. Un firewall è un dispositivo (che può essere sia software che hardware) che si occupa di filtrare il traffico diretto verso il nostro sito scartando tutte le richieste provenienti da sorgenti “sospette”.
Avere quindi un buon firewall installato sul tuo server ti permetterà di dormire sonni tranquilli e di essere più tranquillo sulla sicurezza del tuo sito internet.
Terzo punto: backup.
I backup sono una delle cose più sottovalutate sia nel mondo desktop, sia nel mondo server.
Ancora oggi non mi capacito di come molte persone trascurino la pratica di effettuare backup costanti dei loro dati in virtù di una infondata fiducia nella tecnologia moderna.
È vero, rompere un disco di memoria è abbastanza raro, e nel caso di macchine server che utilizzano sempre architetture RAID (quindi con i dati scritti su più dischi), ma quello da cui ci dobbiamo tutelare è “l’errore” umano o meno.
Avere quindi un backup (possibilmente con un certo livello di storicità) ti può permette di poter ripristinare in pochi minuti i dati del tuo sito web sul server, risolvendo istantaneamente qualsiasi tipo di errore umano o attacco hacker.
Quarto punto, ultimo, ma non banale: assistenza.
Molti utenti trascurano l’assistenza quando si tratta di acquistare un servizio server. Secondo me questo è un gravissimo errore di valutazione.
Il rischio è quello che in caso di assistenze particolari che necessitano privilegi di amministrazione del server particolarmente elevate si impieghi tempi sconsiderati di risoluzione per problemi da pochi minuti.
L’assistenza sui server deve essere il più diretto e proattivo possibile. Quando richiedi un servizio di hosting ricordati di insistere sul servizio di assistenza e sulle sue modalità di contatto che devono essere garantite ed il più rapide possibile.
Ora voglio lasciarti con una frase di Benjamin Franklin che ti aiuterà molto la prossima volta che valuterai un servizio di hosting “L’amarezza di una scarsa qualità rimane per molto tempo, dopo che il piacere di un prezzo basso è stato dimenticato”.
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