Mi è capitato in più di qualche convegno di affrontare il tema del “lavoro” nell’industria 2.0.
Anche se ho sempre trovato riduttivo qualsiasi discorso sulle “occupazioni di domani”, in quanto credo che nessuno possa fare delle reali previsioni sulle sue evoluzioni nel medio/lungo termine, mi sono sempre sforzato di dare una risposta a questa domanda, spesso posta da studenti e dipendenti preoccupati dal fatto che un giorno le macchine potrebbero svolgere compiti al posto nostro (e di conseguenza rubarci lo stipendio).
Complici spesso informazioni sommarie che ci parlano di intelligenze artificiali tendiamo a viaggiare molto di fantasia, credendo che presto arriverà un giorno in cui i software faranno tutto.
La mia visione a riguardo è diversa. I robot faranno tanto, ma non potranno mai sostituirci in una caratteristica importantissima: la creatività.
Infatti già da anni si sta creando la tendenza per cui tutti i lavori “automatici”, meccanici, che hanno una proceduralità intrinseca sono pian piano sostituiti da piccole automazioni.
I vantaggi sono ovvi:
- Le macchine sono più veloci degli uomini
- Le macchine (in contesti in cui la procedura è ben definita) non commettono errori
- Le macchine non perdono la concentrazione
Infatti, il grande pregio dell’essere umano (la creatività) diventa anche uno dei suoi più grandi difetti in tutte le operazioni che necessitano di standard di lavorazione.
Come devi approcciarti quindi se vuoi portare la tua azienda nel mondo delle automazioni industriali? Quali sono gli accorgimenti necessari per evitare di fare errori che potrebbero costarti molto cari?
Vediamoli insieme!
Prima di tutto quando decidi di automatizzare dei reparti d’azienda il primo consiglio che ti posso dare è di partire da reparti ben definiti. Attenzione non ho detto reparti stagni che non comunicano tra di loro, ho detto definiti. Deve essere perfettamente chiaro a chiunque lavori con te dove finisce la competenza di un reparto ed inizia il nuovo.
Qualsiasi applicazione ben progettata ha bisogno di queste distinzioni per prevedere al meglio tutte le possibili situazioni d’errore ed affrontare tutti i vari casi che dovrà gestire nel corso del tempo.
Secondo consiglio: schematizza tutto quello che puoi schematizzare e crea procedure chiare. Qualsiasi passaggio di lavorazione deve essere schematizzato secondo regole ben precise. Parti da un manuale (o dei semplici documenti) in cui dai le linee guida generali, e poi affina tutto sempre di più fino a quando la procedura non è “a prova di scimmia” (se metti una scimmia che non sa nulla della tua azienda, con le tue linee guida in mano, questa deve essere in grado di svolgere completamente il lavoro).
Terzo ed ultimo consiglio: non ossessionarti. Non pretendere di poter automatizzare tutta l’azienda. Alcuni compiti (soprattutto quelli creativi che citavo sopra) sono da lasciare ancora ad esseri umani. Concentrati prima di tutto su quelle mansioni che sono schematiche e ripetitive e poi magari vai a sperimentare nelle zone di confine, ma non perdere mai tempo a sviluppare qualcosa che una macchina farebbe sicuramente peggio di un uomo.
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